The flow of life
Il racconto di come un incontro casuale può cambiare la vita.
Eccomi là, in mezzo al campo in sella al mio cavallo, con un’immensa sensazione di rabbia che mi chiude il respiro e paralizza sia me che lui. La mia Istruttrice mi dice di scendere ed io trattengo a stento le lacrime che salgono dal mio stomaco come una marea.
Inizia così il mio percorso di rinascita a nuova vita e ho ancora molto nitido fra i miei ricordi, il momento in cui mi è stato offerto un aiuto. Mi sono fidata, mi sono affidata.
Giorno per giorno sto ricostruendo il mio spazio, lo sto espandendo, lo sto radicando, lo sto illuminando,lo sto scaldando. In una sorta di ricapitolazione, sto ripulendo la mia esistenza dai pesi e dalla ruggine che hanno imbrigliato gli ingranaggi. Sto cambiando il punto di vista del mio vivere.
Il mio cavallo è lì, ogni volta, a riflettermi tutto quello che consciamente e, molto più spesso inconsciamente, si annida nel mio cuore. Ogni incontro è diverso e ogni mio pensiero viene letto e mi viene rimandato attraverso delle reazioni, delle espressioni dei suoi occhi, della modalità di movimento, dei respiri, dei sospiri, dei rifiuti. Sto imparando a “sentire“ tutto questo, a riflettere su cosa mi “muove dentro“ tutto questo lavoro e a capire meglio anche le sue esigenze che, in fondo, non sono altro che preziose illuminazioni per chiarirmi la direzione in cui far andare la mia vita.
La mia insegnante è una preziosa guida che conduce le danze con molta sensibilità e determinazione. Dico determinazione nel senso che anche lei, come il mio cavallo, mi fa da specchio e mi stimola a percorrere con disarmante coerenza questo sentiero. Lei è lì, pronta a pungolare, ad ascoltare, ad accogliere, a provocare, a consigliare, a condurre, a costruire con me, mattone dopo mattone, il mio percorso.
Credo che questa sia un’opportunità rara e voglio percorrerla fino in fondo. Nel concreto del vivere quotidiano, tutto ciò mi ha permesso di apportare grandi e importanti cambiamenti, ma soprattutto sta cambiando il mio modo di affrontare le vita, di approcciarmi con le persone, di amare me stessa e gli altri.
E’ un lavoro senza fine, continuo, ma appagante. Tutto “gira“ meglio, io mi sento meglio. So bene che non esiste un punto di arrivo, ma un continuo divenire. In realtà, anche ciò che mi ruota intorno funzione molto meglio e, come i pezzi di un puzzle, tutto va ad incastrarsi trovando la sua esatta collocazione. Potrei paragonarlo ad una reazione a cascata, tipo quella del domino, nella quale basta avere la forza e la volontà di mettersi in gioco per innescare un movimento di energia positiva. Non nego che costi anche fatica, lacrime, dolore, frustrazione e rabbia. A volte, ciò che si riflette, non mi piace, mi sorprende, è duro da accettare, ma continuo perché la vita continua e voglio viverla al meglio. Il mio cavallo è un grande maestro e guaritore e ringrazio sia lui che la mia guida per la splendida opportunità che mi offrono incondizionatamente.